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Immagine del redattoreGinevra dell'Orso

La Borragine: il fiore che dona coraggio


Non appena arrivano i primi tepori primaverili, i prati si riempiono di questo meraviglioso fiore dalla forma di stella e dal colore blu acceso: stiamo parlando della Borragine, il cui nome vero nome è Borago Officinalis. Ho sempre amato questa pianta, sin da bambina: mi ricordo che da piccola, quando mi portavano a passeggiare per i campi, raccoglievo la Borragine e mi piaceva succhiarne il nettare zuccherino contenuto nel calice, prima di mangiarmi tutto il fiore. Non conoscevo ancora tutte le proprietà di questa pianta, ma intuivo che fosse certamente speciale, altrimenti non avrebbe potuto essere così bella, così attraente e così tanto desiderata dalle api... Ma la bellezza è in realtà l'ultima delle qualità che la contraddistinguono.


Basti pensare che cresce allo stato selvatico in tutto il bacino Mediterraneo ed è coltivata da secoli come pianta da giardino per il suo valore ornamentale, per i benefici sulla salute, e per i numerosi effetti medicinali. Sin dai tempi antichi, era usata per allontanare la malinconia e per abbassare la febbre, ma veniva anche utilizzata per aromatizzare il vino: i romani con lo scopo di infondere allegria, mentre i Celti per incoraggiare i guerrieri.


Come si presenta il fiore La pianta è ricoperta da una ruvida peluria, e può crescere fino a 70 cm di altezza. Il fusto è eretto con foglie ovali, ruvide e piuttosto rugose. I bellissimi fiori a forma di stella sono posizionati in grappoli sparsi: hanno cinque petali che all'inizio sono di un colore simile al viola, ma poi diventano blu.


Quale parte devi raccogliere? Delle Borragine si utilizza quasi tutto: le foglie, i fiori e i semi, da cui si ricava l'olio. Le foglie, e in maniera minore i fiori, sono solitamente usati freschi.

Le foglie vanno raccolte quando la pianta sta andando in fiore: staccali singolarmente ed evita quelli macchiati e mangiati dagli insetti. Per raccogliere la Borragine, ti consiglio di scegliere una bella giornata, quando il sole ha asciugato la rugiada. Per quanto riguarda la pianta essiccata, non devi conservarla per più di un anno, poiché perde rapidamente il suo effetto medicinale.


E nell'orto? La Borragine è molto utile, sia nell'orto che nel giardino: attira le api del miele, e stimola la crescita delle fragole quando viene piantata vicino ad esse. Inoltre, se la semini accanto ai pomodori, terrai lontani gli insetti nocivi, come ad esempio i bruchi. La Borragine predilige i terreni calcarei ma ricchi di sostanze nutritive.


Versatilità in cucina I fiori di Borragine hanno una fragranza simile a quella del cetriolo e quando vengono immersi in acqua, combinati con il limone, diventano una bevanda gustosa e rinfrescante: i fiori poi sono buonissimi quando vengono canditi e utilizzati per decorare dolci o semplicemente per essere mangiati come fossero caramelle! E' molto facile trovarli in insalata per esaltare e rallegrare la mente, ma si possono anche friggere in pastella o cucinarli nel risotto. Esiste anche lo sciroppo di borragine: fatto con i preziosi fiori blu, questa dolcezza rafforza il cuore e calma i nervi. E per non farci mancare nulla... i fiori vengono anche impiegati per la colorazione dell’aceto.

Tuttavia, in cucina si utilizzano soprattutto le foglie giovani, che vengono sempre cotte per eliminare la peluria che le ricopre: si possono mettere nelle minestre, nelle frittate, o nei ripieni dei ravioli. Le foglie invece, nel passato, venivano messe nel vino per rallegrare gli uomini e per scacciare la tristezza e la malinconia nelle donne. Insomma, stiamo parlando di una pianta davvero versatile!

Perchè si chiama Borragine? Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall'arabo abu araq (padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta. Alcune autorità ritengono invece che il nome latino Borago, da cui il nostro nome popolare è preso, sia una corruzione di corago, da "cor" ovvero cuore, e "ago", ovvero "portatore": portatore di coraggio, per la sensazione di cordialità che offre questo fiore.


Le numerose proprietà Diuretica ed emolliente, la Borragine è molto usata per la febbre e i disturbi all'apparato respiratorio. Grazie ai suoi costituenti salini, promuove l'attività dei reni e per questo motivo viene impiegata per espellere i catarri febbrili. Le sue qualità emollienti, sono dovute alla mucillagine contenuta nell'intera pianta. La borragine contiene potassio e calcio, combinati con acidi minerali. A causa della presenza di nitrato di cloruro di potassio, quando la pianta viene bruciata, emette piccole scintille con un leggero suono esplosivo.


Uno dei nutrienti più importanti, sono gli acidi grassi essenziali, di cui il nostro corpo ha bisogno per essere sempre in forma. In questo caso, ci viene incontro il rinomato "olio" di Borragine, che è molto ricercato per gli effetti positivi che ha sul cuore, sulle arterie e per la capacità di ridurre l’accumulo di colesterolo nel sangue. Quest'olio si ricava dai semi, ed è ricco di acidi grassi poliinsaturi, omega-3 ed omega-6.


Sedativo naturale La borragine è ben nota per le sue qualità calmanti ed è stata usata per trattare vari stati di nervosismo. I suoi naturali effetti sedativi sono validi per alleviare la depressione e per regolare l'equilibrio ormonale femminile, spesso associato alla menopausa e ai cicli mestruali.


Come e per cosa utilizzare la pianta di Borragine

Decotto di fiori: fai bollire per circa 10 minuti, a fuoco basso, un litro di acqua con 30 grammi di fiori essiccati. Poi togli dal fuoco, lascia intiepidire e quindi filtra con un colino. Il decotto è molto utile in caso di infiammazioni renali e della vescica, perchè funge da diuretico e depurativo; sono sufficienti 2-4 tazze al giorno per sentirsi meglio.

Infuso con le foglie: fai bollire un litro di acqua, poi toglilo dal fuoco e aggiungi circa 20 grammi di foglie fresche. Lascia in infusione per circa mezzora e poi versa il contenuto in una tazza, utilizzando un colino per filtrare. L'infuso è ideale per i problemi alle vie respiratorie, per la tosse e i bronchi: puoi bere una tazza d'infuso, addolcito con un po' di miele, 3 volte al giorno. Se invece sei affaticato, stanco o teso, prendi due tazze d’infuso durante la giornata.

Cataplasma: cucina in pochissima acqua circa 40 grammi di foglie essiccate e circa 40 grammi di fiori essiccati. Quando l'acqua evapora, stendi le foglie e i fiori su una garza, schiacciali energicamente fino a farne uscire il succo, e infine applica il cataplasma ancora caldo sulla zona interessata. Il Cataplasma è indicato  per la pelle arrossata, per la foruncolosi e per gli eczemi in generale.

Dicono di lui... nel passato Secondo Plinio, la Borragine era la famosa "Nepente" di Omero. Nella mitologia greca, il nepente è un farmaco che lenisce i dolori: presente in un unico passo dell'Odissea, Omero sostiene che quando veniva immersa nel vino, portava l'assoluta dimenticanza.

John Evelyn, alla fine del diciassettesimo secolo, scrive: "I fiori di borragine sono noti per far rivivere l'ipocondriaco e rallegrare lo studente accanito".

Parkinson lo raccomanda per "espellere la pensosità e la malinconia".

Bacon dice che "ha uno spirito eccellente per reprimere il vapore fuligginoso della melanconia oscura".

Culpepper trova la pianta utile per la febbre, contro il veleno di serpenti, per l'itterizia, per il mal di gola e per i reumatismi. "

Qualche avvertenza sull'uso della Borragine E' importante non esagerare con il consumo a crudo di questa pianta, poichè le foglie contengono piccole quantità di alcalodi nocivi per il fegato. Pertanto è meglio non consumarla se si hanno problemi epatici. Se si usa frequentemente la Borragine, è bene consumarla da cotta: la cottura riduce l'azione degli alcalodi. Tisane e infusi sono inoltre controindicati durante la gravidanza e l'allattamento.


Lasciatevi quindi ipnotizzare da questo fiore dal colore blu e dalla forma di stella, che certamente vi piacerà portare a casa per utilizzarlo in tanti e svariati modi. Buona raccolta!

 

Il Calendario delle erbe officinali e spontanee è il modo migliore per poter consultare, ad ogni stagione, quali piante crescono sul nostro territorio. Grazie alle immagini e ad un indice analitico, è possibile riconoscerle e controllare il mese esatto in cui nascono e fino a quando è possibile raccoglierle.

Il Calendario lo puoi trovare qui sul sito:

https://www.ilcalendariodellorto.com


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